domenica 2 dicembre 2018

Istanti di felicità

Ieri ho fatto due chiacchiere con una donna di circa trent'anni che aspetta da qualche mese il suo bebè.
Insieme al compagno mi raccontavano con gioia le ecografie fatte e le ricerche di una clinica dove la donna ed il bambino vengano rispettati, a dispetto della medicina tradizionale che obbliga la madre a partorire con tempi imposti, senza nessuna considerazione della sua volontà.

Non ho potuto fare altro che tornare con la memoria al mio primo parto. Un momento vissuto con gioia ed incoscienza, per me che allora avevo appena vent'anni, e che in pochi minuti è degenerato in distacco di placenta e conseguente cesareo d'urgenza. 

Non è mia intenzione soffermarmi ora su questa esperienza, terribile e bellissima, ma ascoltando questa ragazza, mentre in questo momento si vive una prima gravidanza ad un'età più matura di quella che avevo io, ho pensato che sarebbe bello viverle in diversi periodi della propria vita. Proprio perché io non sono quella che ero cinque o dieci anni fa.

Ho iniziato ad immaginare come ora, a trentadue anni, vivrei una gravidanza. Ho fantasticato su quei mesi così speciali, pieni di gioia e di ansie. Mi sono vista più forte e matura, più donna e disillusa.
Ma io vorrei sempre poter vivere tutto, riempire la mia vita di esperienze di ogni tipo. Ed è forse anche per questo che a diciannove anni aspettavo la mia piccola. 
Non sono cambiata poi così tanto, ma ho imparato che si può godere di emozioni anche nei sogni, senza che per forza questi ultimi diventino realtà. 

Ma se ora so che tutto non si può avere e non si può fare, con ancora più fermezza so che non smetterò mai di immaginare momenti che forse non si realizzeranno mai, ma che mi regalano da sempre brevi istanti di felicità.

2 commenti:

  1. Eccomi qui.
    Il tema del parto mi fa sempre venire i brividi.
    Il mio, purtroppo, fu un calvario.
    Lo trovi scrivendo "violenza pstetrica" nel campo ricerche del mio blog.
    Già da qui puoi immaginare com'è andata.
    Basta, se no mi sale la rabbia.
    Spero che la tua amica sia più fortunata di me.
    Quanto a te, invece, se ci tieni, puoi pensare di farne un altro, no?
    Sei giovanissima. 😘

    RispondiElimina