martedì 25 dicembre 2018

Ricordi di un Natale ormai lontano

Un posticcio Babbo Natale a mezzanotte in punto iniziò a dispensare regali a tutti i bambini presenti, e anche se avevo solo sei anni non mi avrebbe imbrogliata. L'autentico sapevo che sarebbe passato a notte inoltrata facendomi svegliare l'indomani piena di gioia e con molti pacchetti da scartare.
Una cosa in quella vigilia di Natale ormai lontana mi colpì: diversamente dal solito diede un regalo a mia madre, e io, piena di curiosità, sbirciai con attenzione: ciò che vidi fu questa immagine. Non lo trovai affatto un bel regalo e mi dispiacque per mia madre, perché per aver ricevuto un oggetto che raffigurava un uomo così triste forse non si era comportata tanto bene, anche se non ricordavo proprio quando. Lei vide subito la mia perplessità e paziente come al solito mi disse che era un cd di un cantante morto qualche mese prima. -Ma i giovani non muoiono!- le dissi ingenuamente, la mamma mi spiegò che ci sono malattie che portano in paradiso le persone a qualsiasi età. Poi aggiunse, senza giri di parole, che era morto di aids. Pensai che doveva essere proprio una brutta cosa per farlo sembrare così infelice anche in una semplice foto.
 La mamma nei giorni seguenti mi fece ascoltare le sue canzoni ma nel mio immaginario, Freddie Mercury sarebbe stato sempre l'uomo che vidi in foto il ventiquattro dicembre di molti anni fa. Un angelo triste con una voce bellissima.

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